Adenomiosi: Cos’è, Sintomi, Cause e Come si Cura

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Adenomiosi: Cos’è, Sintomi, Cause e Come si Cura – Con il termine adenomiosi indichiamo una condizione clinica che si caratterizza dalla eccessiva crescita di tessuti dell’endometrio, che normalmente rivestono i muscoli dell’utero.

Questa eccessiva produzione di tessuti causa l’ispessimento delle pareti dell’utero, provocando dei cicli mestruali piuttosto dolorosi e un flusso mestruale sempre abbondante. Andiamo a capire nello specifico quali sono i sintomi e le cause che provocano questo problema.

Cos’è l’Adenomiosi

Si tratta di una condizione patologica di tipo benigno che si presenta partendo dall’endometrio e sviluppandosi nel miometrio. Quando parliamo di endometrio, ci riferiamo alla mucosa che riveste internamente l’utero. In determinati casi, può succedere che, il tessuto dell’endometrio possa espandersi fino a sporgere fuori dalla cavità uterina.

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La condizione in cui il tessuto endometriale fuoriesce dall’utero, viene chiamata enodmetriosi, che ovviamente non dobbiamo confondere con l’adenomiosi, anche se i tratta di due patologie che possono somigliarsi molto.

Sintomi Adenomiosi

Questa condizione clinica colpisce maggiormente le donne in una fascia d’età compresa tra i 30 e i 50 anni, e si caratterizza da sintomi di varia entità in ogni donna. Tuttavia, i sintomi possono essere lievi, ma manifestarsi persino con maggior gravità. Il più delle volte, però, questa condizione si caratterizza dall’assenza di sintomi, quindi, viene detta asintomatica.

Per quanto concerne le donne in menopausa, queste risultano pressoché esenti da tale disturbo, molto probabilmente perché vi è una fisiologica riduzione degli ormoni estrogeni, tipica della menopausa. Tuttavia, in molti casi questo disturbo potrebbe esordire in maniera più violenta e debilitante, provocando anomali sanguinamenti dell’utero, dolori crampi muscolari e spotting fra un ciclo e l’altro:

  • spotting tra un ciclo e l’altro;
  • ciclo mestruale più lungo;
  • coaguli di sangue durante le mestruazioni;
  • crampi mestruali di grave intensità;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • flusso mestruale abbondante;
  • addome molle.

In alcuni casi, ovvero nelle condizioni più gravi, è possibile che i crampi uterini e il sanguinamento si manifestino durante l’arco della giornata. In ulteriori casi, può capitare che un flusso troppo abbondante possa provocare anemia cronica nella donna.

Dunque, sebbene si possa trattare di una patologia di origine benigna, l’adenomiosi può risultare un vero e proprio problema di cui preoccuparsi. Di fatti, non appena compaiano i primi sintomi, bisogna necessariamente rivolgersi al medico specialista.

Adenomiosi Cause

Attualmente, la causa principale di questa condizione clinica non è ancora nota. Tuttavia, si tratta di un disturbo che colpisce prevalentemente le donne che presentano elevati livelli di estrogeni, con un netto calo in seguito alla menopausa. Riguardo a tale disturbo, inoltre, c’è da dire che molteplici sono i fattori riguardo all’adenomiosi, come per esempio una maggiore crescita invasiva dei tessuti endometriali e persino infiammazione delle pareti dell’utero in seguito al parto.

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Sebbene la causa di tale patologia non sia nota, ci sono degli elementi che incidono sulla sua formazione, come il parto, interventi chirurgici a livello dell’utero, età inferiore ai 40 anni.

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Adenomiosi Diagnosi

Spesso se si avvertono sintomi sia lievi che di grave entità all’utero, come proprio sanguinamenti uterini fra un ciclo e l’altro, oppure flussi abbondanti è opportuno rivolgersi a un medico specialista, che possa individuare la causa del problema.

Per determinare l’adenomiosi, è necessaria l’ecografia vaginale, che oltre a permettere allo specialista di individuare l’adenomiosi, consente di escludere il rischio di tumore. In seguito all’ecografia trans-vaginale, il ginecologo potrebbe richiedere persino una risonanza magnetica, in modo da avere un’immagine più nitida, specialmente se l’ecografia non risulti abbastanza esaustiva.

La diagnosi di questa malattia, può avvenire anche attraverso la biopsia del tessuto dell’endometrio. Naturalmente, il solo modo per accertare la malattia, consiste nell’eseguire un esame accurato tramite l’utilizzo di un microscopio in seguito all’isterectomia.

In alcuni casi, però, la diagnosi può risultare complessa nel caso in cui la donna affetta da tale disturbo, presenta sintomi diversi dall’adenomiosi. Nel caso in cui vengano escluse altre cause, dunque, è possibile effettuare la diagnosi di adenomiosi.

Adenomiosi Cura

Diverse sono le opzioni terapeutiche relative all’adenomiosi, e naturalmente variano a seconda dell’entità del problema. Generalmente, è prevista una cura terapeutica a base di antinfiammatori, soprattutto se la patologia è di lieve entità, e dunque non presenta dolori eccessivi.

Nel caso in cui l’adenomiosi venga collegata a un’eccessiva produzione di estrogeni, il medico specialista prescrive alla paziente una terapia ormonale a base di pillola anticoncezionale.

Se la patologia dovesse essere di grave entità, inoltre, è prevista persino l’applicazione di creme a base di progesterone per alleviare i sintomi. Nei casi più gravi, però, è prevista l’isterectomia, ossia la rimozione dell’utero. La rimozione dell’utero è indicata specificamente nei casi in cui i dolori e i sintomi risultano insopportabili e si manifestano costantemente tanto da compromettere le normali attività quotidiane della paziente.

Rimedi Naturali

In alcuni casi, soprattutto quando il disturbo è di lieve entità, è possibile ricorrere a rimedi naturali che permettono di alleviare i dolori e i sintomi in generale. Tra le cure naturali è previsto l’utilizzo di olio di ricino che deve essere applicato sulla pelle per aiutare la circolazione e il ricambio del sangue.

È anche possibile rimediare naturalmente, persino, con l’assunzione di un buon caldo tè a base di spezie (zenzero), e persino assumere succo di aloe vera due volte al giorno, in modo da favorire il flusso. In questo modo, dunque, è possibile favorire la circolazione sanguigna e permettere al sangue di non coagularsi.

Adenomiosi Gravidanza

Anche riguardo al periodo di gestazione, non ci sono elementi scientifici determinanti per stabilire se durante il periodo di gravidanza e fertilità, questo disturbo possa incidere maggiormente o meno. Si ritiene però, che le possibilità di concepimento sono minori in caso di adonomiosi. Inoltre, si ritiene persino che a causa dell’ispessimento dell’utero, sia impossibile portare a termine una gravidanza.

Dunque, ciò è dovuto a un maggiore ispessimento delle pareti uterine, ma anche al fatto che tale disturbo sia collegato all’endometriosi, che di conseguenza ha effetti negativi sulla possibilità di concepimento.

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Quindi, possiamo affermare che l’adenomiosi può essere una delle principali cause di infertilità nella donna. Infatti, il più delle volte, le donne che riscontrano tale patologia, hanno maggiori difficoltà a rimanere incinta. Dunque, per evitare di soffrire di adenomiosi e di avere problemi con il concepimento, è consigliato specialmente alle giovani donne, di seguire e attuare i consigli medici e sottoporsi periodicamente a controlli specifici.

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