Allergie e Tipi di Stress

Fino a diversi anni fa gli stessi studiosi ritenevano che l’allergia fosse un fenomeno che alla base aveva cause di carattere psicologiche, che, in realtà, la reazione organica altro non fosse che una reazione di tipo psicosomatico che portava ad arrossamenti della cute, per il caso da contatto o di asma e problemi respiratori negli altri casi. La ricerca scientifica ha poi portato alla scoperta delle immunoglobuline e ha mostrato come nei casi di allergia si potessero dimostrare incrementi significativi della immunoglobulina E ma sono comunque rimasti dei dubbi in piedi su alcuni aspetti della reazione allergica.

Le Immunoglobuline

Il sistema immunitario è complicato nei suoi meccanismi avvalendosi di un sistema di attivazione selettiva di diversi tipi di globuli bianchi e di meccanismi di memoria biologica di specifici recettori che riconoscono gli agenti esterni da considerare come nemici, quindi da attaccare.

Tutto questo meccanismo rappresenta, in sostanza, l’esercito dell’organismo preposto alla sua difesa contro gli aggressori che riesce a riconoscere e a combattere ciascuno con le armi più appropriate.

A far funzionare tutto questo sistema sono le Immunoglobuline, delle particolari proteine capaci di generare la giusta reazione di fronte alle minacce che arrivano dall’esterno. Nelle reazioni di tipo allergico sono maggiormente interessate le immunoglobuline E (IgE).

Come agiscono le IgE

Quando un agente esterno minaccia l’organismo, come ad esempio pollini o sostanze di vario genere, per combatterlo vengono attivate le IgE che comandano varie cellule, quelle infiammatorie innanzitutto, a produrre uno stato infiammatorio sotto lo stimolo di un’altra sostanza, l’istamina che viene incrementata in modo estremamente rapido.

L’Istamina conduce, quindi, il gioco dello stato infiammatorio a contrasto dell’agente allergenizzante e per questo i farmaci utili a combattere le allergie, o meglio i suoi sintomi, sono gli antistaminici oppure, in alcuni casi, il Cortisone, potente antinfiammatorio.

Quello che gli allergologi si sono a lungo domandati è perché in alcune persone pur in presenza di IgE alte non si verificassero i sintomi dell’allergia mentre in altre si.

Le risposte ai dubbi

Gli allergologi per diverso tempo si sono spiegati il fenomeno con l’ipotesi che le IgE fossero in realtà di due tipi:

• Ad alta affinità, capaci di generare i sintomi della reazione allergica
• A bassa affinità, ovvero presenti anche in quantità ma incapaci di generere la sintomatologia allergica

Questa ipotesi oggi vacilla di fronte a recenti studi da parte di molti ricercatori. Queste ultime scoperte mettono in relazione lo Stress con l’attivazioine delle IgE.

Di fatto, quindi. non ci sarebbero due tipi di IgE ma uno solo che diventa ad alta affinità sotto l’effetto di neurotrasmettitori, una Citochina, un interruttore biologico capace di attivare o, al contrario, di disattivare la risposta allergica che mette in moto tutto il sistema che porta ai sintomi caratteristici dell’allergia.

Lo Stress “interno”

Tutte le situazioini di stress esogeno, ossia con origine da fattori esterni sarebbero, quindi, in grado di incidere sull’attivazione dell’allergia mentre il meccanismo è endogeno nei casi di asma o difficoltà respiratorie inducendo un Loop negativo.

In altre parole, uno stato d’asma o di difficoltà respiratoria certamente genera uno stato d’ansia, è comprensibile, il quale attiva gli ormoni dello Stress che agisce a sua volta peggiorando lo stato d’asma, inducendo uno stato di carattere allergico rispetto allo stato asmatico.

Anche in questo caso, quindi, c’è uno stretto legame tra Allergie e Tipi di Stress e questo cambia radicalmente le convinzioni relative ai meccanismi delle Allergie e degli approcci terapeutici.

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