Antigene Carcinoembriogenico

Antigene carcinoembriogenico

Antigene Carcinoembriogenico- La costante ricerca contro il Cancro che vede impegnate nella stessa importante lotta contro quella che già nello scorso millennio è stata denominata “la malattia del Secolo” e che si conferma tale anche nel terzo millennio, il Cancro, Istituzioni pubbliche e Istituti di ricerca, ha visto progressi notevoli nella diagnosi precoce e nella cura della malattia.

Nell’ottica della diagnosi di malattia e nella determinazione del suo stadio di progressione, molti esami sono stati determinati e tra questi la determinazione dell’Antigene Carcinoembriogenico, in breve, il CEA. Vediamo insieme di che si tratta.

Esame CEA Alterato

Andremo a vedere in questo articolo di cosa si parla quando ci si riferisce al CEA e che cosa significa quando lo stesso CEA è alterato rispetto ai suoi valori normali.

Dobbiamo immediatamente dire che questo parametro è un marcatore tumorale, cioè un esame che dice in maniera generica e non del tutto specifico se esiste un tumore nell’organismo oppure no.

Altrettanto subito diciamo che un’alterazione del CEA si può rilevare anche in alcune malattie che con il Cancro non c’entrano affatto, quindi anche di fronte ad una sua alterazione occorre non farsi prendere dal panico e mettere tutto nelle mani del medico per l’esatta determinazione del motivo del suo rialzo.

Il CEA è un esame del sangue che indica con buona probabilità la presenza di un tumore, soprattutto del colon ma anche in altri distretti corporei.

Si tratta di una Glicoproteina che si trova comunemente nel feto, in maniera del tutto fisiologica ma che scompare dopo la nascita e non si ritrovano dopo tale evento; nel sangue delle persone, tuttavia, possono trovarsi basse dosi di CEA che non hanno alcun significato.

Una certa alterazione si riscontra anche in fumatori accaniti senza che questo indichi la presenza di un tumore.

Marcatore CEA Aumento

L’aumento del CEA di per se non significa molto se non è un’alterazione di una certa consistenza. In questo caso nella maggior parte dei casi indica uno sviluppo di un tumore, poiché le cellule tumorali hanno la caratteristica di essere indifferenziate, come se il tumore fosse un embrione che cresce nei tessuti, quindi il CEA riprende la sua produzione e si riscontrano livelli elevati.

L’esame del CEA, quindi, si esegue quando si sospetta che sia in corso uno sviluppo tumorale e il suo livello è tanto più elevato quanto più “virulento” ed aggressivo è il tumore.

Un aumento del Marcatore CEA, quindi deve essere valutato dal medico che escluderà anche che tale aumento sia dovuto ad altre patologie che possono indurre in errore anche il medico.

Quando il medico prescrive il CEA

Come abbiamo puntualizzato, il CEA non è un esame di routine, il medico lo prescrive quando ha fondati motivi per sospettare la presenza di un tumore nell’organismo ma viene anche prescritto periodicamente come esame per seguire l’andamento di un eventuale sviluppo di un tumore accertato, in quanto un incremento del CEA indica una fase di sviluppo del tumore, un peggioramento della situazione.

Il CEA indica lo sviluppo di molti tumori ma non di tutti: in genere è un marcatore che si riferisce ai tumori degli organi nella cavità toracica ed addominale e indica anche il grado di efficacia delle terapie antitumorali messe in atto.

CEA Alto Infiammazione

Un innalzamento anche significativo del CEA può anche dipendere dalla presenza di altre malattie, come alcune malattie severe dell’apparato respiratorio, malattie renali, Pancreatite, sindrome del Colon irritabile, Malattie del fegato come epatite e cirrosi, infiammazioni intestinali: Se dalle analisi si rileva un CEA alterato anche significativamente, occorre che il medico valuti la situazione e escluda che il rialzo sia provocato da altre malattie.

Valore CEA 10

Poiché il fumo è in grado di alterare i valori del CEA, anche nella determinazione dei valori normali questi devono essere differenziati tra fumatori e non fumatori; questi ultimi avranno come valore normale una quantità inferiore a 3 ng/ml mentre i fumatori possono considerare normale un valore fino a 5 ng/ml.

Ne consegue che ogni valore che superi tali soglie in maniera significativa deve essere motivo di allarme per il medico; se ci riferiamo ad un valore di 10 ng/ml, comprendiamo che è oltre il triplo del limite per un non fumatore, il doppio per i fumatori, quindi si tratta già di un rialzo significativo che impone l’adozione di altri approfondimenti per capire meglio il motivo dell’alterazione.

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