Come ci si deve comportare davanti a un errore medico

Female doctor looking at a lungs or torso xray

Quando ci si rivolge a un medico, che sia un professionista che lavora nell’ambito privato o che sia in una struttura sanitaria pubblica, lo si fa perché si ha necessità di risolvere, o almeno provare a risolvere, un problema di salute. Si va dal medico fiduciosi, confidando nel fatto che chi ha studiato per tanti anni e ha conseguito una laurea potrà sicuramente individuare il problema o risolvere quello esistente. Eppure, molto spesso, accade che il medio o i medici in cui si ripone tutta la propria fiducia commetta un errore. E qui bisogna non perdere la razionalità. Un medico è comunque un essere umano che può sbagliare. Non dovrebbe mai accadere, certo, però non è una condizione che si può escludere, anzi, va tenuta in considerazione.

L’errore medico per negligenza

Ci sono diverse tipologie di errore medico. Certo, la sostanza non cambia per il paziente che ne resta vittima, tuttavia alcuni errori sono più gravi e odiosi di altri. Il caso di un errore medico dovuto a incidente o caso fortuito non prevedibile ha un sapore meno amaro rispetto a un errore commesso per negligenza, scarsa competenza o per carenze di personale e strutturali. Ci sono certamente dei limiti per un medico, oltre i quali, se non ha alle spalle una struttura efficiente e un supporto strumentale idoneo, non è possibile andare.

Delle volte però purtroppo l’errore è completamente imputabile al medico, in tal caso si deve assolutamente fare luce sulla vicenda e arrivare a stabilire se quello specifico caso possa essere ascritto a quelli di malasanità che, purtroppo, nel nostro Paese non sono poi così pochi. Nel caso la negligenza venga dimostrata non solo si avrà diritto a un risarcimento, ma vi saranno anche conseguenze penali per il medico e per la struttura.

Risarcimento danni per negligenza medica

Una domanda che ci si si pone, quindi, è quando chiedere il risarcimento per un errore medico. Bene, la domanda di risarcimento va inoltrata ogni qualvolta si pensi di essere vittima di un errore medico o di un caso di malasanità accaduto a noi stessi o ai nostri cari. Un esempio classico è quello di essere operati a un arto piuttosto che a un altro, oppure lo scambio di paziente, e basti pensare che se sovente vengono somministrate terapie a un paziente invece che al vicino di letto, immaginiamo cosa possa accadere se la confusione avvenisse per un intervento. E non si tratta di cose impossibili, purtroppo questi eventi si verificano e non sono nemmeno così rari.

Come si fa la domanda di risarcimento? In questi casi occorre un appoggio professionale perché la burocrazia è complessa e potrebbe non essere facile riuscire a dimostrare quelle che sono le proprie ragioni. Solitamente la prassi è quella di richiedere l’intervento di un legale che tuteli i propri interessi al fine di agevolare la pratica e ottenere il risarcimento spettante nel più breve tempo possibile. Un’altra alternativa è quella di rivolgersi ad agenzie che si occupano di risarcimento danni sia dovuti a sinistri in auto, incidenti sul lavoro, che a casi di malasanità. In questo caso si ha anche la possibilità di ricevere una consulenza gratuita e di non dover anticipare le spese. Ulteriori informazioni:

Risarcimenti Facili
Via Priva 10A, Como, CO, IT
02 8718 7527
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