Come curare una contrattura muscolare

La contrattura muscolare è uno dei disturbi più frequenti che possono riguardare vari distretti muscolari e si manifesta con uno stato doloroso persistente che varia da lieve e molto serio.
La contrazione del muscolo è involontaria ed è dovuta a un movimento brusco, al mancato riscaldamento prima di un esercizio sportivo, a uno sforzo che può compromettere il funzionamento di un muscolo rendendolo rigido, anche al semplice tatto.
Se ci si rende conto di essere stati colpiti da una contrattura la cosa migliore che si possa fare è cessare subito l’attività sportiva, qualsiasi essa sia.
Il consulto con il medico curante è necessario insieme a una visita per definire quale sia la gravità della contrattura e gli eventuali farmaci che è il caso di prescrivere. Nei casi in cui la contrattura impedisca qualunque movimento, si può sempre trovare un fisioterapista a domicilio come questo.

Tra i farmaci più indicati ci sono gli antidolorifici per alleviare il dolore che si avverte persistente a qualsiasi movimento e i miorilassanti.
Il muscolo contratto infatti non riesce a rilassarsi naturalmente e quindi ha bisogno di alcune sostanze che possano favorire la distensione.
Qualsiasi sia la gravità della contrattura muscolare si può curare con l’assoluto riposo, senza sforzare in alcun modo il muscolo interessato.
I muscoli più colpiti da contrattura sono quelli del collo, della spalla, dell’inguine e sono gli stessi che si usano normalmente durante qualsiasi azione quotidiana.
L’immobilizzazione sarebbe raccomandabile soprattutto nei casi molto gravi di contrattura muscolare, perché si evitano quelle “scosse” tipiche dei movimenti involontari, che invece si irradiano dal muscolo contratto e rinnovano insistentemente il dolore.
Il riposo deve durare dai 7 ai 10 giorni senza interruzioni, pena il prolungarsi del dolore perché non si dà il tempo al muscolo di poter tornare rilassato.
Un altro modo per curare la contrattura muscolare è quello di chiedere aiuto, come dicevamo, a un fisioterapista a domicilio.
Il fisioterapista a domicilio è necessario per evitare di interrompere prima di tutto quel riposo necessario al recupero muscolare e anche perché è il solo professionista capace di eseguire il giusto massaggio decontratturante, che può essere risolutivo.
Il massaggio decontratturante si esegue con manovre ben precise che mirano a rilassare il muscolo formato da fasci di fibre che, nel caso della contrattura, sono tutte coinvolte.
Con il massaggio decontratturante il dolore lentamente si allevia e si sente fin da subito un certo sollievo.
Può durare da 30 minuti a un’ora, in base alla gravità della contrattura muscolare e viene eseguito con oli essenziali che penetrano nella pelle attraverso sfregamenti e pressioni che “”sciolgono”” il muscolo.
Lo scopo terapeutico del massaggio decontratturante è quello di diminuire lo stress, il carico di tensioni in generale e sul muscolo interessato in particolare.
Alcuni sportivi scelgono di sottoporsi a un massaggio decontratturante anche in senso preventivo, perchè è comunque molto piacevole e aiuta a rilassare i muscoli di tutto il corpo dopo uno sforzo fisico prolungato, come un allenamento.
I massaggi decontratturanti devono essere eseguiti con una certa regolarità, fino a quando il dolore non sarà scomparso.
Con le manovre eseguite dal fisioterapista, e potete trovarne di molto competenti, i centri nervosi che erano bloccati vengono riattivati in modo del tutto naturale.
Il fisioterapista potrà anche guidare chi è stato colpito e vuole curare la contrattura muscolare negli esercizi utili a riattivare lentamente i movimenti muscolari.
L’immobilità, che è utile intensa come riposo, ma anche quella provocata dal fatto che ogni movimento causa dolore ,deve essere in qualche modo combattuta per ripristinare la funzionalità muscolare.
Il fisioterapista offre un prezioso aiuto nel muoversi senza sentire in modo accentuato dolore e senza danneggiare nuovamente il muscolo, che viene correttamente vascolarizzato.
Può essere utile anche applicare sulla parte interessata del muscolo contratto una borsa dell’acqua calda, perché notoriamente il calore distende il muscolo, ma solo se non ci sono altri danni concomitanti, che vanno verificati a livello medico con indagini diagnostiche più approfondite, specie se il dolore non accenna a diminuire dopo circa 10 giorni.

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