Cosa è l’Autismo: Sintomi e Cause

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Cosa è l’Autismo: Sintomi e Cause – Con il termine autismo facciamo riferimento ai Disturbi dello Spettro Autistico o più conosciuti con la sigla DSA, ossia una serie di disturbi appartenenti all’età infantile, che si caratterizzano per uno squilibrio delle facoltà di comunicazione e la difficoltà in fatto di socialità.

Gli individui colpiti da autismo non sono in grado di elaborare regolarmente tutte le informazioni presenti nel mondo esterno.

Per questa specifica ragione, dunque, possono avere alcune difficoltà relative all’apprendimento, che spesso coinvolgono negativamente la loro crescita intellettiva e persino emotiva.

Quindi affermiamo che, l’autismo è un disturbo dell’apprendimento e non è considerato come una patologia, più nello specifico facciamo riferimento a una serie di disturbi che causano incapacità nell’avere rapporti con gli altri, impossibilità di provare affetto per qualcuno e difficoltà nel rapportarsi con altri individui.

sintomi dell'autismo

I soggetti che sono affetti da autismo, generalmente i piccoli pazienti, presentano una percezione sensoriale diversa e disturbi del linguaggio.

Inoltre, devi sapere che non tutti i soggetti che sono affetti da autismo presentano lo stesso disturbo e gli stessi sintomi, in quanto è diverso in ogni soggetto, e molto spesso è persino difficile da diagnosticare.

Come dicevamo pocanzi, l’autismo si manifesta in maniera diversa in tutti i soggetti che ne soffrono. Spesso è difficile diagnosticarlo, ma i primi sintomi iniziano a presentarsi attorno ai 18-36 mesi nel bambino.

Sebbene i genitori di un bambino affetto da autismo, non siano in grado di rilevarne subito i sintomi, il medico è in grado di diagnosticarlo con dei test appositi.

Tuttavia, possiamo affermare che, anche i genitori possono accorgersi se il proprio bambino soffre di autismo, soltanto se riescono a controllare con estrema precisione lo sviluppo del piccolo, individuando eventuali deficit.

Quali sono quindi i segnali più visibili di autismo in un bambino?

Devi sapere prima di tutto che, seppure in forma più leggera, i primi sintomi dell’autismo si manifestano già durante i primi mesi di vita del piccolo, e sono associati maggiormente a problematiche relative allo sviluppo sensoriale, motorio e percettivo.

Spesso è difficile per un genitore diagnosticare i DSA prima del terzo anno di età, ma in molti sostengono di aver notato i primi segnali durante il primo di anno di età, accorgendosi di alcune anomalie.

Come dicevamo poco prima, l’autismo nei bambini viene diagnosticato attorno al terzo anno di vita.

Se, però, viene diagnosticato prima di questa età, è possibile rimediare con un trattamento avvantaggiato.

Captare i primi segnali dell’autismo, dunque, può essere difficile, ma se ci si accorge che il proprio bambino non segue con lo sguardo un oggetto che si muove, oppure non cercano di afferrare un giocattolo, oppure ancora non fanno alcun gesto per tirare l’attenzione, allora vuol dire che il piccolo potrebbe essere affetto da autismo.

A volte, però, ci si può confondere con l’estrema tranquillità di un bambino, in quanto i bravi bambini sono tranquilli e non hanno molte esigenze. Se, però, il bambino non sembra essere tranquillo e presenta questi sintomi, allora, vuol dire che è autistico. I segnali precoci di autismo sono:

  • il piccolo non risponde al suo nome;
  • il piccolo non mantiene un contatto oculare;
  • il piccolo non risponde a un sorriso quando gli si sorride;
  • il piccolo non imita i genitori o altre persone;
  • il piccolo non segue gli oggetti in movimento.

Autismo Infantile

Quando parliamo di autismo infantile, facciamo riferimento a un disordine a livello cerebrale piuttosto complesso che implica diversi aspetti della crescita del piccolo, incluso il modo di giocare, oppure di interagire o di parlare.

Sebbene le cause dell’autismo non siano del tutto chiare, gli esperti in materia sostengono che nel caso in cui si notano i primi segnali di autismo, bisogna intervenire tempestivamente in modo da evitare che il piccolo possa peggiorare.

Se un bambino è affetto da autismo, però, non vuol dire per forza che stiamo parlando di un soggetto ignorante e che non sa fare nulla, bensì ci riferiamo a un bambino intelligente. Partiamo dal fatto che l’autismo non è una patologia, ma una sindrome che riguarda l’intera morfologia dell’individuo, che interessa diversi aspetti del suo essere.

Tutti i soggetti affetti da autismo, però, sono diversi tra loro, proprio perché differenti sono le sindromi che possono colpire ogni soggetto.

Naturalmente, ci sono bambini autistici che presentano un basso funzionamento intellettivo ed altri che si caratterizzano da un funzionamento intellettivo alto.

Ci sono inoltre bambini autistici che presentano deficit, ma ce ne sono altri che hanno un QI superiore alla norma. Poi ci sono quelli che a 10 anni non riescono ancora a parlare, e quelli che a questa età invece parlano.

Tuttavia, dobbiamo affermare che, guarire dall’autismo non è possibile. Infatti, che si tratti di un disturbo lieve o meno, lo accompagnerà per sempre.

Per di più, bisogna sapere che la diagnosi di autismo è abbastanza complessa, e che deve essere accertata soltanto da un esperto.

Quando ci riferiamo ai sintomi dell’autismo, ci riferiamo maggiormente a dei segnali che devono attirare l’attenzione del genitore, che solo in questo modo può condurlo verso uno specialista.

cause dell'autismo

Un soggetto autistico si riconosce facilmente se ti accorgi che non riesce a mantenere lo sguardo con il soggetto con cui sta parlando, oppure se muove senza una finalità precisa le mani o i piedi e se ripete continuamente alcune di queste attività.

Sintomi Autismo

Come abbiamo appena detto, dunque, l’autismo non è una malattia, ma una sindrome che si caratterizza dalla difficoltà di interagire e comunicare del bambino con altri soggetti. I segnali tipici dell’autismo sono:

  • movimento degli arti ripetitivi ed effettuati senza uno scopo ben preciso;
  • lateralità dello sguardo che consiste nella difficoltà da parte del bambino di incrociare lo sguardo dell’altro interlocutore;
  • ripetitività nel compimento di determinate attività.

Sebbene durante i primi mesi di vita si presentino in forma più leggera, è possibile subito associarli ad alcune problematiche relative allo sviluppo motorio, sensoriale e percettivo. Gli esperti, però, hanno individuato anche dei segnali precoci di tale disturbo nel loro comportamento, quali:

  • il bambino non riesce a chiedere cosa desidera;
  • il linguaggio del bambino è in ritardo;
  • il piccolo non risponde al suo nome;
  • in alcuni momenti sembra sordo;
  • spesso non segue le indicazioni che gli vengono fornite;
  • in alcuni momenti è in grado di udire in altri momenti invece no;
  • non è in grado di salutare o indicare con la mano;
  • non sorride;
  • se prima parlava, adesso non è più in grado;
  • preferisce giocare da solo e isolato.

Una precoce analisi dell’autismo, può permettere ai genitori di bambini affetti da tale disturbo, di poter intervenire in maniera tempestiva e riabilitativa, specialmente prima che il disturbo si esprima completamente. Dunque, grazie a una tempestiva diagnosi, è possibile ridurre l’interferenza della crescita nei bambini che soffrono di autismo, limitando pure i sintomi.

Autismo Cause

L’autismo è un disturbo che si manifesta nel bambino fin dalla prima infanzia, provocando deficit in diverse aree importanti della crescita come interagire con gli altri individui o imparare a parlare.

Naturalmente, in ogni caso, i sintomi dell’autismo variano considerevolmente, in quanto ci sono bambini che possono soffrirne in maniera lieve e altri in forma più severa.

Per quanto riguarda le cause dell’autismo, però, queste sono ancora tutt’oggi sconosciute, ma gli esperti sostengono che siano maggiormente implicati fattori ambientali e persino genetici.

Si ritiene, inoltre, che diversi bambini nascano con una predisposizione genetica all’autismo che in seguito viene accentuata da fattori di tipo ambientale, anche se il piccolo è ancora nell’utero della madre o è solo un neonato.

Cause Genetiche Autismo

autismo infantile

Gli studi scientifici sostengono che i geni ricoprono un ruolo fondamentale, specialmente per quanto riguardano quelli ereditari e le mutazioni spontanee del DNA.

Tuttavia, la “colpa” non deve essere attribuita a un solo gene.

Infatti, gli esperti sono d’accordo sul fatto che in questo disturbo vengono coinvolti circa 5/25 geni.

Altri studi sostengono persino che, i genitori anziani corrono un maggior rischio di avere un figlio che soffre di autismo. In particolar modo incide l’età del padre. L’aumento di tale rischio deve essere attribuito alle mutazioni genetiche dello sperma che risultano più comuni con l’avanzare dell’età.

Cause Ambientali Autismo

La gran parte degli esperti sostiene che anche i fattori ambientali possono incidere sul rischio di soffrire di autismo. Si ritiene infatti che, le tossine, ma anche gli elementi di tipo chimico e persino quelli dannosi che si trovano nell’ambiente possano accentuare lo sviluppo di questo disturbo.

Gli studi dimostrano persino che l’autismo può essere incentivato dall’esposizione durante la gravidanza o nei primi giorni di vita, a infezioni di pesticidi, virali, di farmaci specifici e così via. Si ritiene pure che moltissime possono essere le sostanze pericolose, come quelle chimiche oppure ignifughe, che possono aumentare il rischio di soffrire di autismo.

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