Esame delle Feci: come si fa?

Esame delle feci: come si fa?

Esame delle Feci: come si fa? Quando il medico ti ordina un esame delle feci è perché ha un sospetto diagnostico ben preciso del quale vuole la conferma attraverso l’analisi chimica e microbiologica. Un caso a parte è rappresentato dallo Screening, di cui ti parleremo nell’articolo che si fa a scopo puramente preventivo.

Perché fare l’esame delle feci?

Chi non ha proprio una regolarità precisa intestinale a fronte di tale prescrizione già entra in ansia per il timore di non riuscire, come dire, ad avere a disposizione la materia prima per l’esame al momento giusto. Nessun timore, si possono refrigerare per la consegna fino a tre giorni dopo ma andiamo per ordine.

Sulle feci si eseguono esami di diverso genere:

  • Macroscopico per la valutazione di aspetto, consistenza e eventuale presenza di residui di cibo
  • Chimico per il rilievo di sostanze, del grado di acidità (pH) e per determinare l’eventuale presenza di sangue anche non evidente (RSO)
  • Microbiologico per verificare la presenza di batteri, virus, funghi o parassiti.

Perché il medico prescrive l’esame delle feci

Quello delle feci, al contrario dell’esame delle urine, non è un esame routinario, il medico lo prescrive quando ha un sospetto del quale vuole la conferma da dati obiettivi di laboratorio. In genere viene richiesto quando esistono dei disturbi, diarrea, dolori addominali eccetera, che orientano il medico verso un sospetto di presenza di infezione da virus o batteri o di parassiti.

Molte volte il medico eviterà lo stesso di farti fare le analisi dandoti dei farmaci che anche se vi fosse un’infezione intestinale la risolvono a prescindere da quali batteri possono eventualmente essere comprovati dall’esame, rendendo di fatto superfluo l’esame. Dunque non adirarti se il medico non ti prescrive ogni volta l’esame delle feci, ha una logica.

Al contrario quando dall’esito dell’esame dipende il tipo di terapia te lo prescriverà. Non ti stupire se in seguito ad un esame del sangue il medico ti prescrive l’esame delle feci, in particolare il RSO che significa Ricerca del Sangue Occulto: potrebbe esserci uno stillicidio di sangue di cui sei inconsapevole a livello dello stomaco o della parte alta dell’intestino che, come un rubinetto che goccia a goccia perde litri, ti fa perdere sangue e diventare anemico. Ecco che una tendenza all’anemia diventa indicazione per un esame delle feci.

La ricerca del sangue occulto è anche il primo approccio per lo screening di prevenzione del tumore del colon retto, senza che vi siano indicazioni diagnostiche di alcun genere per l’esame.

Tampone feci?

In alcune circostanze i medici decideranno di fare un tampone rettale per raccogliere direttamente dall’intestino un campione da analizzare. Si tratta di un esame che non da nessun fastidio e si esegue in 30 secondi, quasi sempre in corso di ricovero. Si ricerca con questo esame la presenza di particolari batteri o virus come ad esempio:

  • Vibrione del colera
  • batteri della salmonella
  • La Shigella

Nelle donne in gravidanza, all’inizio della gestazione e tra la 35° e la 37° settimana il ginecologo potrebbe eseguire un tampone rettale per la ricerca di un batterio in particolare, lo Streptococcus Agalactiae che può essere fonte di problemi per il bambino, creando infezioni di una certa pericolosità.

Come si fa il prelievo?

Occorre innanzitutto prima del prelievo delle feci fare un lavaggio con acqua tiepida ma senza alcun disinfettante. Le feci vanno raccolte senza contaminazione di urina in un contenitore pulito e con la spatolina incorporata nel contenitore apposito di raccolta, prelevare un campione, inserirlo nel contenitore e chiudere accuratamente.

E’ opportuno che il prelievo non avvenga nel corso del ciclo mestruale per non dare false presenze di sangue e rischi di contaminazioni del campione. Non assumere lassativi o praticare clisteri che falserebbero l’esame. Il campione raccolto va consegnato al più presto in laboratorio analisi o refrigerato al massimo per tre giorni, dopo i quali diventa inutilizzabile per l’esame.

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