Ibustrin o Cardioaspirina: Prezzo e Meccanismo d’Azione

ibustrin o cardioaspirina prezzo e meccanismo d'azione

Ibustrin o Cardioaspirina: Prezzo e Meccanismo d’Azione – Ibustrin e Cardioaspirina sono farmaci che vanno ad agire come inibitori dell’aggregazione piastrinica, ovvero riducono la tendenza ad agglomerarsi delle piastrine nel sangue. Questi due farmaci risultano piuttosto efficaci dato che impediscono le ischemie da trombosi nelle arterie, tuttavia si caratterizzano per il rischio di emorragie.

Ibustrin contiene al suo interno il principio attivo: indobufene, indicato contro l’aggregazione delle piastrine, impedendo la formazione dei coaguli nel sangue. Questo farmaco, quindi viene somministrato per evitare occlusioni dei vasi sanguigni e facilitare il flusso sanguigno. Ibustrin viene indicato anche per trattare claudicazione intermittente, ovvero una patologia che si caratterizza per la difficoltà nel camminare, in quanto vi è un ridotto flusso sanguigno attraverso i vasi presenti nelle gambe.

Ibustrin non deve essere assunto nel caso di allergia al principio attivo o a uno degli eccipienti, se si soffre di asma, orticaria, rinite. Ma anche nel caso in cui si soffra di ulcera duodenale o gastrica, gastrite emorragica, e in caso di insufficienza renale o epatica.

Meccanismo d’azione Ibustrin

Per quanto concerne il meccanismo d’azione di Ibustrin, questo farmaco interviene sulla funzionalità piastrinica andando ad agire sul metabolismo dell’acido arachidonico. Il farmaco somministrato in dosi terapeutiche va ad agire sulla ciclossigenasi piastrinica impedendo la sintesi di trombossano senza modificare i livelli ematici di prostaciclina.

Cardioaspirina è un farmaco impiegato a scopo precauzionale per la riduzione dell’incidenza di trombosi coronarica in seguito a infarto del miocardio, nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa, obesità, angina pectoris, ipercolesterolemia e diabete mellito.

Meccanismo d’azione Cardioaspirina

L’assunzione per via orale della cardioaspirina permette il raggiungimento delle massime concentrazioni plasmatiche in una specifica distanza di tempo, rispetto all’assunzione priva di copertura gastroresistente. Grazie al rilascio progressivo del principio attivo presente in cardioaspirina, non vi è il raggiungimento degli elevati tassi ematici. Questa particolare caratteristica, seguita da un moderato dosaggio, consente all’acido acetilsalicilico di essere assimilato solo in una piccola dose dalle esterasi epatiche e intestinali, mantenendo le proprietà antitrombotiche invece di quelle analgesiche.

Questo accade perché il principio attivo intero, che non è ancora stato assimilato, andrebbe a bloccare l’aggregazione piastrinica inibendo l’enzima cicloossigenasi. Questa limitazione risulterà duratura, in quanto le piastrine non hanno la facoltà di ridurre ulteriori messaggeri essenziali per la sintesi del trombossano A2.

Seguici su Facebook, troverai sempre nuovi articoli!

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.