La Malaocclusione (Sindrome Muscolo Tensiva)
La Malaocclusione (Sindrome Muscolo Tensiva) – La comunità scientifica internazionale ha escluso qualsiasi rapporto fra le cure ai denti e la malocclusione: secondo gli ultimi studi, infatti, la malocclusione parte dalla testa, non dalla bocca.
Anche se la bocca diventa l’organo bersaglio di uno stato di disagio psichico, e l’organo masticatorio (la bocca) viene colpita da comportamenti parafunzionali (serramento o strisciamento, noto anche come bruxismo), tutto parte da un problema della testa.
Non si tratta di una malattia, la malocclusione non è guaribile, ma può essere controllata attraverso la presa di coscienza e la responsabilizzazione: la bocca non deve essere utilizzata come bersaglio, ed un tutore, una piccola struttura che abbraccia l’arcata dentale (il famoso bite), deve essere lucido e piano.
L’utilizzo notturno del bite plane, infatti, fa si che non vi sia parafunzione, evitando danni da usura ai denti ed evitando al tempo stesso lo stress muscolare del viso e del collo che può portare a dolori marcati o al blocco completo del movimento.
Fra i rimedi consigliati ci sono anche i tranquillanti a base di benziodiozepine o Valium, oltre all’utilizzo del bite notturno.
Il concetto di fondo è che il paziente che soffre di maloccusione deve interrompere quello che da alcuni viene definito “cortocircuito testa – bocca” e bisogna evitare che la bocca diventi lo sfogo per un disagio psichico o uno stato ansiogeno.
A proposito di malocclusione sorgono a volte anche delle problematiche medico legali, vecchie teorie dure da sradicare che inducono il giudice in errore a comminare condanne senza reato e senza prove.
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