Cosa Sapere sulle Malattie Genitali Maschili

Malattie Genitali Maschili

Prendersi cura della propria salute sessuale è fondamentale, a prescindere che si sia o meno in coppia.

Farlo vuol dire anche informarsi sulle malattie genitali maschili.

Nelle prossime righe, vedremo assieme come si manifestano e quali sono i consigli migliori per trattarle.

Malattie Sessuali Maschili: Quando Contattare uno Specialista?

Parlare di malattie sessuali maschili, è fondamentale specificare che si tratta di un argomento estremamente delicato.

Alla luce di ciò, è essenziale che ai pazienti vengano fornite indicazioni chiare in merito ai sintomi che devono portare a chiedere il consulto di uno specialista in andrologia. 

Tra questi è possibile ricordare la disuria, ma anche le perdite purulente e il prurito genitale (quest’ultimo sintomo in particolare può essere segno di una problematica che non va assolutamente trascurata, ossia la candidosi).

Da non dimenticare è anche la sensazione di pesantezza a livello dello scroto, che può rappresentare un sintomo di varicocele (vene varicose testicolari).

Questa condizione, a lungo andare, può compromettere la fertilità. 

Se uno o più di questi sintomi permane per più giorni, è importante rivolgersi tempestivamente a uno specialista. Il professionista in questione può approfondire la situazione prescrivendo diversi esami, che vanno dalle analisi del sangue a quelle delle urine. In alcuni casi, lo specialista può prescrivere anche l’ecografia prostatica transrettale. 

Le più Frequenti Malattie dell’Apparato Genitale Maschile

Le malattie dell’apparato genitale maschile sono numerose.

Per fortuna, da diverso tempo a questa parte sul web si fa molta divulgazione su questo argomento. C

hi vuole, per esempio, può trovare informazioni per risolvere i puntini sul glande su Nonsolodonne.

Il punto di riferimento rimane in ogni caso lo specialista che, dopo il controllo dei risultati degli esami, può diagnosticare patologie come la gonorrea, conosciuta anche con il nome di blenorrea.

In questo caso, abbiamo a che fare con una malattia sessuale altamente contagiosa.

Nei pazienti di sesso maschile si manifesta con episodi di minzione dolorosa, ma anche con prurito genitale intenso.

Se non curata, può causare complicazioni molto serie, come per esempio le cistiti e la prostatite.

Proseguendo con l’elenco delle patologie genitali maschili più frequenti, è possibile ricordare anche il criptorchidismo, situazione in cui il testicolo ha una posizione anomala nello scroto.

Celebre è invece l’impotenza, condizione patologica che si contraddistingue per una forte difficoltà nel raggiungimento dell’erezione.

Degna di nota è anche l’ipertrofia prostatica, condizione che, invece, è caratterizzata da un aumento di volume della suddetta ghiandola in assenza di una massa tumorale maligna.

Come Prevenire le Malattie Sessuali Maschili

Discutere di patologie genitali maschili è importantissimo. Lo è altrettanto documentarsi su come prevenirle.

I consigli utili al proposito sono diversi. Si comincia con l’importanza di effettuare controlli frequenti dall’andrologo fin dalla pubertà, senza alcun imbarazzo. In età giovane, è compito dei genitori far capire ai figli maschi che è fondamentale prendersi cura della propria salute sessuale.

Un altro consiglio da non trascurare assolutamente è legato all’utilizzo del preservativo non solo nei rapporti occasionali ma, almeno fino a quando non si hanno in mano le analisi che appurano l’assenza di patologie sessualmente trasmissibili, anche in quelli con partner fissi.

Fondamentale per prevenire le patologie genitali maschili è anche lo stile di vita.

Il fumo, l’obesità e la sedentarietà non sono certo fattori che influiscono positivamente sulla salute sessuale e soprattutto sulla motilità spermatica.

Molto utile a tal proposito è anche la scelta di quello che si mangia. Un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti può infatti influire positivamente sulla motilità della popolazione spermatica.

Per quanto riguarda invece gli integratori, come per esempio quelli alla maca delle Ande, non ci sono evidenze scientifiche. In ogni caso, prima di iniziare ad assumerli è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.

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