Meningite: Cosa Sta Succedendo?
Meningite: Cosa Sta Succedendo? – In questi giorni non si fa altro che parlare di meningite, ma non siamo di fronte ad un’epidemia, secondo quanto dicono gli esperti, e non è nemmeno una situazione eccezionale, cosa sapere allora sulla meningite?
Il fatto è che sta circolando, da qualche tempo a questa parte, un batterio aggressivo: cerchiamo dunque di capire cosa si può fare per proteggersi dalla meningite.
Negli scorsi mesi la meningite è tornata a far paura: colpa di un addensarsi di casi in alcune zone della Toscana negli ultimi due anni e diverse morti, fra cui il recente decesso di due studentesse e di un imprenditore fra Milano e Brescia.
Proprio per questo motivo si è tornato a parlare di questa malattia, fortunatamente ancora rara, ma letale nel 10 – 20% dei casi.
Colpa dei telegiornali o dei social network, il fatto è che è scattata una vera e propria psicosi da meningite e tantissime persone hanno cercato come difendersi al meningococco, chi è maggiormente a rischio di contrarre la malattia e qual è il tipo più temibile (fra i più diffusi ci sono il B, il C o altre forme).
Gli immunologi esperti spiegano che non ci troviamo di fronte ad un evento di portata eccezionale o ad una epidemia, il consiglio è comunque quello di assicurare una copertura vaccinale ai più piccoli che serve proprio a limitare il contagio nella popolazione generale.
Già da diverso tempo infatti circolano alcuni ceppi di meningococco, fra cui si annoverano l’St11 del meningococco C, un ceppo piuttosto virulento ed aggressivo con una probabilità maggiore che si manifestino forme gravi della malattia con sepsi (una infezione generalizzata non limitata alle meningi e che potrebbe causare più facilmente degli esiti che sono fatali).
Bisogna ricordare però che l’Italia, rispetto alla Gran Bretagna, è un paese a bassa incidenza di meningite da meningococco, a prescindere da quelli che sono i ceppi in circolazione, bisogna prendere delle precauzioni, di cui parliamo in quest’articolo.
Come difendersi dalla meningite?
Il consiglio migliore è sicuramente quello di fare profilassi antibiotica per chi è stato a contatto con i malati e anche la vaccinazione.
In Toscana, vista l’estensione del problema, si è optato per una vaccinazione di massa, mentre in Lombardia non c’è bisogno e ci si vaccina solo nella cerchia di persone più vicine a chi è stato colpito.
Il vaccino contro il meningococco C è raccomandato già a partire dalla metà degli anni 2000 e si somministra ad un anno di vita, fra i bambini coperti infatti tendenzialmente i casi sono piuttosto rari, mentre nei bambini un pò più grandi si vedono più casi, perché dopo un paio di anni la protezione tende un pò a scendere, così come negli adulti.
Perché gli adulti se la malattia colpisce solitamente bambini ed adolescenti?
Secondo gli esperti una motivazione è sicuramente la mancanza di vaccinazione negli adulti: il meningococco circola di più fra bambini e ragazzini perché frequentano ambienti pieni di persone come scuole, autobus, discoteche.
I ragazzi poi si baciano e bevono dallo stesso bicchiere e questo facilita la circolazione, ma al tempo stesso i ragazzi sono sempre a contatto con gli adulti e proprio per questo possono attaccare il batterio anche ad adulti, si tratta comunque di un batterio molto fragile che non vive a lungo nell’ambiente e per passarlo serve un contatto molto diretto.
Il batterio inoltre circola da una persona all’altra, o da portatore a persona suscettibile come si dice in gergo: una volta ogni certo numero di passaggi vien fuori la malattia: molti si infettano in pratica, ma pochi sviluppano la malattia.
Sono stati fatti vari studi per capire cosa rende una persona più suscettibile a sviluppare la malattia ma ancora non è noto, forse il fumo aumenta questo rischio, ma tutti i fattori reali non sono noti.
Non si muore poi in realtà di meningite da meningococco ma di sepsi: quando il meningococco si riproduce nel sangue dà forme di setticemia, l’infezione generalizzata che porta ad uno stato di shock, e l’evoluzione è molto rapida, ecco perché a volte non si riesce ad intervenire immediatamente: se invece si somministrasse l’antibiotico non appena compaiono i primi sintomi probabilmente si riuscirebbe a salvare il malato.
I Vaccini Contro la Meningite
Esistono il vaccino contro il meningococco C, un quadrivalente contro i tipi A, C, Y, W, consigliato nell’adolescenza perché offre una copertura ad ampio spettro, ed il vaccino contro il meningococco B, un vaccino quest’ultimo piuttosto rivoluzionario e messo a punto in Italia con la tecnica nota come reverse vaccinology: invece di partire dall’antigene si è sequenziato il genoma batterico e si sono poi individuate le proteine che potevano avere un potere antigenico.
Per chi non lo ha fatto nell’adolescenza, gli esperti consigliano il richiamo contro il C con il vaccino quadrivalente, si può prendere in considerazione anche il vaccino contro il meningococco di tipo B, quest’ultimo a pagamento e con prezzi differenti da una regione all’altra.
Per gli adulti vaccinarsi non fa male, il quadrivalente infatti è un vaccino innocuo, il B invece è un pò più complicato perché richiede due somministrazione negli adolescenti e 2 + 1 negli adulti.