Oki fa male? Cosa sapere?

Oki fa male Cosa sapere

Oki è un farmaco antinfiammatorio utilizzato molto spesso per trattare dolori di natura infiammatoria. Questo farmaco è molto conosciuto sul mercato italiano, il principio attivo contenuto in Oki è il ketoprofene, un antinfiammatorio non steroideo simile all’ibuprofene, con azione antipiretica e analgesica.

L’oki ha come obiettivo principale quello di ridurre l’infiammazione, ma va anche ad alleviare la sensazione di dolore ed eventualmente diminuire lo stato febbrile. Sul mercato, l’antinfiammatorio Oki è disponibile in bustine, fiale, gocce, supposte, spray e anche collutorio.

Oki Antinfiammatorio: Indicazioni

Questo antinfiammatorio viene utilizzato dai soggetti adulti per trattare una serie di sintomi relativi agli stati infiammatori. Tra le indicazioni indicate nel foglietto informativo di Oki, bisogna ricordare l’artrite dolorosa, l’artrite reumatoide, affezioni in odontoiatria e molto altro. Naturalmente, in questo caso Oki deve essere sempre assunto sotto indicazione medica.

Il principio attivo nell’Oki è legato all’aminoacido lisina che va a incrementare la velocità di assorbimento riducendo gli effetti collaterali a livello gastrico.

Differentemente dall’Aulin, che è un altro medicinale antinfiammatorio, Oki è considerato più sicuro. Tuttavia, ricordiamo che come altri farmaci, anche questo presenta controindicazioni, quindi, non bisogna abusarne.

Oki: Effetti Collaterali?

Gli effetti collaterali più comuni riscontrati in Oki sono fotosensibilità, tossicità epatica e renale, trombosi, emorragie gastrointestinali, ritenzione idrica, ulcere e disturbi della vista.

Inoltre, l’antinfiammatorio Oki è controindicato in pazienti cardiopatici, fumatori, anemici, asmatici e anche nei soggetti affetti da colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Si consiglia, inoltre, di evitare l’assunzione Oki antinfiammatorio in abbinamento ad altri farmaci, come anticoagulanti, cortisone, aspirina, determinati antidepressivi e altri antinfiammatori.

È sconsigliato anche alle donne in gravidanza o che intendono programmarne una. In questo caso è sconsigliato perché, il principio attivo presente al suo interno va a intervenire in maniera negativa sullo stato interessante e sullo sviluppo dell’embrione.

Se state programmando una gravidanza, evitate di assumere Oki, perché può compromettere la fertilità.

Alcune ricerche scientifiche relative al ketoprofene in gravidanza, confermano che il principio attivo di Oki potrebbe addirittura generare rischio d’aborto.

Oki è un farmaco antinfiammatorio che non fa male, ma se assunto alla lunga e più volte al giorno può causare diversi effetti collaterali, come epato-tossicità e affaticare il sistema epatico.

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