Parodontite: Cos’è e Come si Cura
Parodontite: Cos’è e Come si Cura – Con il termine parodontite indichiamo un’infiammazione dei tessuti che sostengono il dente, nello specifico l’osso alveolare, il legamento parodontale e la gengiva.
La parodontite è lo stato iniziale della piorrea, se non curato in tempo questo problema può portare alla perdita totale di quasi tutti denti. Dunque, la parodontite non è altro che una risposta infiammatoria dell’organismo umano all’evoluzione di un’infezione batterica. Ci riferiamo a una delle principali cause del danneggiamento dei tessuti che si trovano attorno al dente.
Diverse sono le cause della parodontite, la principale è sicuramente la scarsa igiene orale, con un maggiore accumulo di placca.
Differenza tra Parodontite, Gengivite e Piorrea
Indice dei Contenuti
Dunque, possiamo affermare che la gengivite è lo stadio che anticipa la parodontite e, viene collocata nell’ambito delle parodontopatie, in quanto la gengiva non è altro che una delle parti integranti del parodonto. Quanto alla gengivite, l’infiammazione non interessa ancora l’osso di sostegno e, in alcuni casi la situazione è ancora trattabile.
In caso di gengivite, le gengive sono irritate e sanguinano, presentando persino un forte rossore. In questo caso, però, il dente non è mobile e, i tessuti che si trovano al di sotto della gengiva sono tutelati.
Se non trattata tempestivamente, la gengivite può trasformarsi in piorrea, con conseguente perdita dei denti. In caso di piorrea, l’osso di sostegno del dente si distacca e, il dente inizia a diventare poco stabile.
Cause della Parodontite
La causa primaria della parodontite, è senza dubbio la scarsa igiene orale, in seguito alla quale si accumula un maggiore strato di placca sulla superficie dentale, facilmente visibile. Dunque, trattandosi di una sostanza batterica e ricca di tossine, infiamma i tessuti gengivali, con conseguente sanguinamento e dolore delle gengive.
Se i denti non vengono lavati tutti i giorni, e dunque la placca non viene rimossa entro 3 giorni, si trasforma in tartaro. Tuttavia, in questi casi iniziano problemi più seri, perché il tartaro non si rimuove facilmente con il fai da te, ma soltanto attraverso manovre dentistiche. A causa del tartaro, dunque, si scatena la gengivite, con conseguente distruzione dell’osso e del parodonto. In seguito, vi è la formazione di tasche parodontali fino alla perdita dei denti. Ovviamente, i denti si perdono se la parodontite non viene trattata tempestivamente.
Sintomi della Parodontite
Quando un paziente è affetto da parodontite, avverte immediatamente i primi sintomi come gengive rosse, infiammate, doloranti ecc. Come ti dicevo pocanzi, dunque, la parodontite si presenta con dei sintomi ben specifici, quali:
- regressione delle gengive;
- gengive infiammate e rosse;
- dolore gengivale;
- spazio fra i denti;
- sanguinamento gengivale e sapore ferroso in bocca;
- alito cattivo;
- denti instabili;
- malocclusione;
- perdita dei denti.
Fattori di Rischio Principali della Parodontite
Molteplici sono i fattori che incidono sulla predisposizione alla parodontite, che non fanno altro che peggiorare la situazione. Tra questi vediamo:
- daibete;
- farmaci come antiepilettici;
- fattori genetici;
- aids;
- fumo;
- cambiamenti di tipo ormonale;
- cattiva igiene orale;
- stress;
- età avanzata;
- carenze alimentari;
- ricostruzioni dentali.
Tipologie di Parodontite
La parodontite è una malattia che si può classificare in diverse tipologie:
- parodontite cronica;
- parodontite aggressiva;
- parodontite da patologie sistemiche.
Quanto alla parodontite cronica, affermiamo che questa è la forma più conosciuta, che si manifesta con una certa incidenza nel soggetto adulto, ma non si escludono casi in cui si presenta anche nel bambino. La parodontite cronica è correlata all’accumulo di tartaro e placca, e presenta una moderata sintomatologia.
La seconda tipologia, ossia la parodontite aggressiva, è un tipo di patologia che si caratterizza per una veloce progressione. In questo caso, non parliamo di eccessivo accumulo di tartaro e placca, quindi è scatenata maggiormente da una risposta infiammatoria non corrispondente alla reale causa.
Infine, vi è la parodontite dovuta a patologie sistemiche, che sono appunto la causa della problematica. Tra queste patologie distinguiamo:
- leucemia;
- neutropenia acquisita.
- sindrome di Down;
- neutropenia familiare;
- daibete;
- agranulocitosi;
- Papillon-Lefevre;
- Chediak-Higashi;
- Ipofosfatasia;
- sindrome di Cohen;
- sindrome di Ehlers-Danlos.
Diagnosi della Parodontite
Questa malattia dentale può essere facilmente riconosciuta da un dentista professionale ed esperto nel suo campo, grazie all’utilizzo di determinati strumenti, come la sponda parodontale. Grazie a questo dispositivo, il dentista ha la possibilità di misurare la profondità delle tasche parodontali. Inoltre, si tratta di uno strumento che permette di verificare se il sanguinamento è dovuto alla stimolazione.
Per verificare il tutto, la sonda viene inserita sotto al bordo gengivale. Se le gengive sono in salute, il dispositivo non scenderà al di sotto dei 3 mm della gengiva. In caso di parodontite grave, la sonda potrebbe addirittura raggiungere profondità maggiori.
La parodontite viene diagnosticata anche tramite un esame radiografico, in grado di valutare lo stato delle gengive e se si è in presenza di parodontite.
Cura della Parodontite
La parodontite si cura principalmente attraverso l’eliminazione dei fattori di rischio, e grazie a una specifica pulizia dei denti, che permette la rimozione del tartaro e della placca.
L’obiettivo primario dell’igienista dentale o di colui che si occupa di parodontite, consiste nella pulizia dei denti dai quali vengono rimossi i batteri dalle tasche gengivali. In questo modo si ha una maggiore possibilità di successo di guarigione della parodontite, proprio perché è possibile prevenire un’ulteriore distruzione dell’osso.
Questo trattamento si esegue grazie all’utilizzo di strumenti specifici, come gli ablatori sonici, ultrasonici o vibranti che vanno a demolire il tartaro presente sullo strato gengivale. In seguito al trattamento, il paziente deve mantenere una corretta igiene orale sia durante che dopo la cura, in modo da evitare un’ulteriore problematica. Dunque, i denti devono essere lavati almeno due volte al giorno e bisogna utilizzare a ogni lavaggio il filo interdentale.
Nel caso in cui non si sappia utilizzare il filo interdentale, è possibile affidarsi a specifici scovolini dentali, in modo da tenere il cavo orale il più pulito possibile.
Parodontite e Trattamento Farmacologico
Sebbene la parodontite venga trattata con l’utilizzo di specifici strumenti dentistici, in alcuni casi può essere curata anche con determinati farmaci:
- antibiotico che vene applicato nella tasca parodontale;
- antibiotico per via orale;
- collutorio a base di clorexidina.
Cura della Parodontite in Stato Avanzato
In caso di parodontite resistente a qualsiasi tipo di trattamento iniziale, è possibile affidarsi al trattamento chirurgico. Diversi sono i tipi di trattamenti chirurgici tra cui scegelire:
- chirurgia restrittiva – prevede il rimodellamento dell’osso di sostegno, e permette l’appianamento delle tasche parodontali. Contemporaneamente, questo intervento prevede l’eliminazione del tessuto infiammatorio preesistente e del tartaro;
- chirurgia rigenerativa – permette lo sviluppo del nuovo tessuto grazie a innesti di biomateriali che riempiono le irregolarità provocate dalla patologia stessa.