Paura dei serpenti, quando diventa fobia

Sono tante le persone che hanno diverse paure, chi del buio, chi dell’altezza, chi di insetti, ma son davvero tantissimi che hanno paura dei serpenti. Questo animale, con una pesante carica emotiva riconduce alla mente tutta una serie di significati che si palesano non appena ne vediamo uno. Dalla bibbia al maligno, il serpente, in generale, non è un animale molto amato.

Una paura atavica

La paura dei serpenti è antica quanto l’uomo, se non di più e per capirne le motivazioni basta dare uno sguardo al mondo animale. In tanti hanno paura dei serpenti, proprio perché il loro istinto gli suggerisce il pericolo e quindi intima di starne alla larga. Lo stesso vale per l’uomo, e questa è una spiegazione piuttosto plausibile anche spogliata della simbologia biblica. Tuttavia, il semplice rifiuto dell’animale non implica per forza di cose una fobia che sfocia nel patologico.

I risvolti psicoanalitici di questo animale

Nella simbologia utilizzata nella psicoanalisi, il serpente va a indicare un simbolo fallico, per cui vi possono essere diversi riferimenti sessuali. La paura del serpente potrebbe nascondere un pudore o un blocco a livello sessuale, nonché un trauma, magari infantile o adolescenziale ormai secretato nel subconscio.

Come si vince la paura per i serpenti

serpente piccoloTanto per cominciare si deve imparare razionalizzare. In italia la maggior parte dei serpenti fanno parte della famiglia dei colubridi, quindi stiamo parlando di bisce, serpenti totalmente innocui e che nemmeno mordono. Vi sono poi le vipere, ma basta prendere le giuste precauzioni che essere morsi diventa davvero un rischio lontano. Quindi se si avvista un serpente in giardino è molto probabile che si tratti di una biscia, in caso gli esemplari fossero più di uno, o si scopre un nido nella cantina, si può chiedere l’intervento di Hampton che in modo rapido ed efficace libererà il mal capitato dall’ospite indesiderato.

Non bisogna poi mai fissarsi sulla figura del serpente. Non è facendoci violenza che supereremo la paura. Se poi il terrore fosse davvero grande, da sentirsi come paralizzati davanti a un serpente, allora è consigliabile intraprendere un percorso terapeutico.

Non per forza si deve optare per una terapia di psicanalisi, si può anche ricorrere ad altri tipi di terapie. Intanto però è bene effettuare un consulto presso uno specialista che certamente potrà inquadrare al meglio il tipo di problema. In base a quello si inizierà un percorso terapeutico atto ad affrontare questo tipo di paure. Solitamente si tratta di eseguire degli esercizi finalizzati al convivere con la presenza di ciò che ci terrorizza.

Non si tratta di un percorso facile e sovente si avrà voglia di mollare tutto. Si inizia però dall’affrontare un’immagine, quindi a osservare la creatura oggetto delle nostre fobie, riuscendo a razionalizzarne la non pericolosità. Da qui si prosegue con animali di gomma che vanno manipolati, sempre procedendo a piccoli passi, fino anche a poter toccare un serpente reale. Solitamente questo tipo di percorso ha un buon esito che aiuta la persona fobica ad affrontare i propri limiti e a superarli.

Chiaramente non si dovrà insistere facendo violenza a se stessi, sarà il medico a dare i tempi in base a quella che è la nostra reazione a ciascuno step della terapia.

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