Priapismo

priapismo

Priapismo – E’ il termine con cui si indica una costante erezione del pene, che può durare fino a 4 ore. Questo disturbo che si presenta più frequentemente nei ragazzi dai 5 ai 10 anni e negli adulti in un’età compresa tra i 20 e i 50 anni, provoca dolore e non eccitazione. Il priapismo si divide in due tipologie: priapismo ischemico e priapismo non ischemico. Scopriamone di più!

Quando si manifesta il priapismo ischemico, dunque, il sangue non scorre correttamente dal pene, ma anzi si blocca e l’organo si irrigidisce. Invece il priapismo non ischemico è causato da uno sproporzionato flusso sanguigno nel pene, che di conseguenza si erge ma senza indurirsi. Moltissimi sono i fattori che si possono associare a questa condizione clinica come l’assunzione di determinati medicinali, traumi, anemia falciforme e ulteriori disturbi, che non sempre però sono identificabili con chiarezza.

Sintomi Priapismo

Con il termine priapismo, quindi, indichiamo una condizione clinica in cui il pene resta eretto per oltre quattro ore di fila, e può essere rigido oppure meno. In questa condizione, dunque, l’uomo che ne soffre non prova piacere durante l’erezione ma soltanto dolore, e i sintomi comprendono erezione spontanea, che si protrae per lungo tempo e che provoca dolore e nessun desiderio sessuale.

Priapismo Notturno

Il priapismo si presenta maggiormente durante la notte provocando, ovviamente, insonnia nel soggetto che ne soffre. Tuttavia, seppure avvenga di notte, il priapismo notturno non è legato al piacere sessuale, ma provoca soltanto una dolorosa erezione che, inoltre, si prolunga per moltissimo tempo, fino addirittura a superare le sei ore e provocare ingenti danni all’organo.

Dunque, sappiamo che il sangue arriva al pene tramite le arterie situate nei corpi cavernosi e scorre tramite le vene. Nel momento in cui viene l’erezione, il sangue giunge attraverso le arterie e dopo il tempo di piacere, non scorre via attraverso le vene. In alcuni casi, però, un sistema talmente perfetto può subire anomalie, provocate ovviamente da determinate patologie o abuso di medicinali. Dunque, in queste due condizioni l’erezione non è voluta e può durare ben oltre le quattro ore, a causa del sangue privo di ossigeno che giunge al pene.

E, proprio durante il periodo notturno il priapismo si manifesta con più frequenza, sappiamo bene quanto siano frequenti le erezioni notturne in un uomo, ma in questo caso l’erezione è improvvisa e più o meno dolorosa, ma non ha nulla a che fare con sogni erotici. In ogni caso, però, è opportuno recarsi immediatamente a un pronto soccorso, nel caso in cui l’erezione dovesse durare oltre le quattro ore e non cessare in caso di applicazione del ghiaccio, in quanto tale problematica, a lungo, potrebbe apportare danni a carico dei corpo cavernosi.

Cura e Rimedi Priapismo

In linea di massima, per quanto riguarda il priapismo ischemico è previsto un trattamento tramite il quale vi è il drenaggio del sangue dall’organo genitale associato all’iniezione di medicinali nel pene stesso. Nel caso in cui tali rimedi non dovessero risultare efficaci, è possibile intervenire con operazione chirurgica in modo da agevolare il deflusso sanguigno.

Quanto al priapismo non ischemico, invece, questo non prevede alcun tipo di trattamento per essere curato. Anzi, l’erezione viene bloccata tramite l’applicazione di ghiaccio sul pene e premendo all’altezza del perineo. E’ possibile anche che il paziente venga sottoposto a un intervento chirurgico per la rigenerazione dei tessuti e delle arterie danneggiati dalla lesione.

Naturalmente, se il problema è causato da una determinata patologia, ad esempio come l’anemia falciforme, è opportuno intervenire con ulteriori cure come la somministrazione di ossigeno o flebo per idratare correttamente il paziente. A seconda del disturbo, ossia in caso di priapismo ischemico che non ischemico, e se l’erezione dura oltre le 6 ore è necessario recarsi urgentemente al pronto soccorso per evitare che vi siano ulteriori danni alle arterie e ai tessuti, poiché potrebbero provocare disfunzione erettile.

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