Proprietà dei Bcaa oltre l’effetto anticatabolico

Proprietà dei Bcaa

Oggi parliamo degli aminoacidi ramificati, substrati cosiddetti plastici poichè in grado di nutrire e supportare la rigenerazione dei nostri tessuti con particolare riferimento a quelli muscolari.

Se vuoi scoprire tutte le proprietà di questi macronutrienti comprendendone meccanismo d’azione e conseguentemente corrette modalità d’uso, rimani incollato su questa pagina perchè la troverai estremamente utile!

In questo articolo infatti non ci soffermeremo solamente sui benefici classici derivanti dall’assunzione di questi composti ma bensì elencheremo tutta una serie di peculiarità, perlopiù sconosciute, che possono veramente fare la differenza sia in termini prestazionali sportivi che per ciò che concerne il mantenimento del benessere in generale.

Forse non tutti sanno che oltre ad espletare effetto plastico anticatabolico, I bcaa sono coinvolti in una miriade di reazioni chimico metaboliche connesse con i seguenti processi:

  • attivazione di specifiche segnalazioni di proliferazione cellulare responsabili dell’anabolismo in termini di crescita iperplasica, ossia la crescita per sdoppiamento del numero di fibre muscolari e non solo per aumento della loro volume (ipertrofia);
  • possono modulare il rapporto tra ormoni androgeni anabolici come il testosterone e composti proteolitici tipo il cortisolo, quest’ultimo conosciuto come “ormone dello stress”  poichè eccessivamente secreto dalle surrenali in condizioni di stress prolungato;
  • riduzione dei tempi di recupero tra una sessione e l’altra di allenamento, dato che, assieme ad altri composti aminoacidici, i Bcaa ramificati sono in grado di contrastare il Doms muscolare, ossia quell’indolenzimento muscolare che compare dopo il workout e perdura per molti giorni, causato dal danno tissutale volutamente indotto con l’allenamento al fine di favorire la crescita per adattamento fisiologico allo sforzo indotto.

In merito a quest’ultimo va inoltre ricordata la connessione esistente tra il miglioramento della prestazione ergogenica e il conseguente più profondo coinvolgimento delle unità motorie.

Quindi oltre all’effetto anticatabolico di protezione dei tessuti dal danno muscolare indotto dall’allenamento e da altri fattori (prolungato digiuno, eccessiva secrezione di cortisolo, etc..), che sarà mediato da tutti e tre i ramificati e in particolare dall’aminoacido leucina e dai suoi sotto metaboliti HMB-KIC, puoi ottenere benefici anche in termini di modulazione degli ormoni anabolici (GH e Testosterone) al fine di assicurare un migliore recupero psicofisico e un’incentivata crescita muscolare.  

Supportare la salute con i ramificati (bcaa)

Abbiamo finora descritto le peculiarità prestazionali di questi macronutrienti, elenchiamo ora invece gli effetti in ambito clinico e più in generale salutistico, e quindi:

  • vengono utilizzati nel trattamento di numerose malattie, specie quelle che colpiscono il fegato.
  • sembrano poter rafforzare le difese immunitarie o comunque evitarne l’eccessivo abbassamento a seguito di un’intensa sessione di allenamento;
  • prevengono la Sarcopenia e l’invecchiamento proteggendo la massa magra e gli effetti sulla struttura del corpo umano, risultando essere davvero utile per gli anziani. 

Infine, ricordiamo l’utilizzo clinico nei pazienti affetti da cirrosi per la prevenzione dell’encefalopatia epatica.

Come potenziare gli effetti dei bcaa per migliorare la prestazione

Essendo prodotti destinati più che altro al miglioramento o comunque al supporto della performance fisica, non è difficile reperirli su siti specializzati nella vendita di integratori sportivi, che offrono queste ed altre soluzioni realmente utili ai fini prestazionali.

Se sei uno sportivo che pratica attività di durata come il ciclismo, la maratona, il triathlon e altri, puoi pensare a delle strategie funzionali concernenti la concomitante assunzione di supporti energetici come i carboidrati a rilascio graduale; diversamente, qualora tu sia un bodybuilder, puoi optare per l’utilizzo della beta alanina, in qualità di precursore del di-peptide (istidina + alanina) Carnosina. 

Essa agisce agendo da tampone (buffer) nei riguardi di quelle molecole denominate “ioni d’idrogeno” che si trovano all’interno del lattato formatosi nei muscoli durante lo sforzo fisico. Quest’ultimo, comunemente chiamato “acido lattico”, è causa del cedimento muscolare anticipato, ossia quella condizione inibitoria temporanea della contrazione muscolare che si manifesta in realtà quando le riserve energetiche sono state utilizzate per un max del 35-40%. 

E’ quindi facilmente comprensibile come l’assunzione di beta alanina possa promuovere, assieme all’utilizzo intra-workout dei bcaa,  aumenti evidenti della resistenza fisica sia negli sport di endurance che in quelli di durata.

Ciò si ripercuoterà in un adattamento fisiologico allo stress psicofisico indotto con l’attività fisica, che a sua volta si tradurrà in muscoli più forti, resistenti e nella loro totalità più efficienti nell’affrontare qualsiasi stimolo seguente.

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