Protesi ginocchio mini invasiva: recupero post-operatorio più rapido
Illustrando i numerosi vantaggi della protesi ginocchio mini invasiva (sia totale che monocompartimentale) spiegheremo quando è necessario ricorrere a questo intervento di chirurgia protesica avanzata, perché è meno invasivo, fino a che punto ‘rispetta’ il corpo e, soprattutto, cosa succede dopo l’intervento, quanto dura il percorso riabilitativo ed il recupero post-operatorio.
Iniziamo spiegando le differenze sostanziali fra protesi ginocchio mini invasiva totale e monocompartimentale, entrambe realizzate in una lega metallica di titanio o cromo-cobalto e polietilene (al suo interno).
A tal scopo, divideremo vantaggi e recupero in base alle due rispettive tecniche di chirurgia mini invasiva usate per l’impianto di protesi ginocchio totale e parziale.
Protesi ginocchio mini invasiva totale: i vantaggi
Indice dei Contenuti
La protesi ginocchio totale di tipo tradizionale che va a sostituire il ginocchio danneggiato presenta conseguenze non indifferenti che rischiano di limitare il recupero del paziente e la funzionalità dell’articolazione.
Con la protesi ginocchio mini invasiva (che sia totale o monocompartimentale) l’incisività dei tessuti e delle parti ossee del ginocchio è ridotta e ciò permette al paziente non solo di recuperare perfettamente la funzionalità articolare ma di farlo in tempi più rapidi.
Si ricorre alla protesi ginocchio mini invasiva totale quando il ginocchio è compromesso in tutti e tre i suoi comparti, quando risulta difficile al paziente camminare o salire le scale ed il dolore costante, anche a riposo, riduce notevolmente la qualità della vita.
La protesi totale mini invasiva del ginocchio elimina il dolore, ripristina la funzionalità articolare, è sicura e corregge anche eventuali deformità della gamba.
I vantaggi sono:
- Minor danno ai tessuti molli;
- Riduzione del dolore;
- Maggior conservazione dei tessuti molli (specie i legamenti crociati anteriore e posteriore, fondamentali per mantenere un movimento articolare fisiologico, cinematica e propriocezione);
- Tempi ridotti sia per l’intervento (60 minuti massimo) sia per il recupero, quindi un ritorno più rapido alle normali attività quotidiane.
Protesi ginocchio totale mini invasiva: il recupero
Dopo l’intervento, il paziente viene tenuto in osservazione in attesa che svanisca l’effetto dell’anestesia e dei farmaci sedativi.
Il ginocchio sarà bendato, attraverso 1-2 drenaggi il sangue che defluisce verrà raccolto per essere filtrato e reinfuso dopo qualche ora dall’intervento allo scopo di ridurre le perdite di sangue.
Il recupero è rapido e graduale: seguendo il percorso di riabilitazione ‘fast track’ il paziente verrà dimesso nell’arco di 4-5 giorni dall’intervento.
Alcuni pazienti preferiscono proseguire la riabilitazione non a domicilio ma all’interno dell’ospedale, nel reparto apposito, dove verrà eseguita la fisioterapia per ulteriori 10-12 giorni, prima di tonare a casa.
La protesi ginocchio mini invasiva dura, mediamente, 25 anni.
Protesi ginocchio monocompartimentale o parziale
A differenza della protesi ginocchio totale, la protesi ginocchio mini invasiva monocompartimentale o parziale sostituisce solo uno dei tre comparti del ginocchio ‘salvando’ i legamenti crociati e gran parte della cartilagine dell’articolazione.
Questo intervento è sicuro e garantisce risultati di successo a lungo termine ripristinando alla perfezione la funzionalità articolare del ginocchio.
In alcuni casi, si possono impiantare contemporaneamente due protesi monocompartimentali attraverso un unico intervento simultaneo per sostituire due dei tre compartimenti del ginocchio danneggiati dall’artrosi (la cosiddetta protesi bi-monocompartimentale).
Impiantando per la prima volta in Italia ben 3 protesi simultanee (due monocompartimentali, quindi bi-compartimentale, al ginocchio sinistro ed una all’anca destra), il dottor Michele Massaro, esperto in chirurgia protesica mini invasiva presso le Cliniche Humanitas di Bergamo, il 7 febbraio 2017, ha registrato un primato eseguendo un unico intervento perfettamente riuscito della durata di 2 ore a tutto vantaggio di una paziente 63enne romana.
Qual è la differenza numero uno tra intervento tradizionale e tecnica mini invasiva per l’impianto della protesi monocompartimentale? Lo abbiamo chiesto proprio al dottor Michele Massaro:
“Attraverso l’approccio standard la protesi monocompartimentale del ginocchio viene impiantata con una tecnica che prevede l’incisione del muscolo quadricipite, la temporanea dislocazione della rotula e la violazione del canale midollare. Con la tecnica mini invasiva, fortunatamente, questo non succede. L’accesso al ginocchio è diverso: l’incisione viene eseguita in sede pararotulea mediale, che provoca meno danni all’apparato estensore. Non si incide il quadricipite, si evita di incidere il tendine e le fibre muscolari dello stesso oppure si divaricano delicatamente le fibre del vasto mediale. Non avviene l’apertura e la violazione del canale midollare, né del femore o della tibia, come avviene durante l’intervento tradizionale”.
Protesi ginocchio mini invasiva monocompartimentale: i vantaggi
La protesi parziale del ginocchio offre quindi numerosi vantaggi, oltre ai tempi ridotti dell’intervento (35-50 minuti) e del recupero:
- Conservazione dei legamenti crociati anteriore e posteriore;
- Minore invasività e ridotta incisione della pelle;
- Basso rischio di infezione;
- Perdita di sangue ridotta al minimo durante e dopo l’intervento;
- Meno dolore, trauma e gonfiore;
- Maggiore mobilità;
- Immediata tolleranza al carico ed all’esercizio.
Protesi ginocchio mini invasiva monocompartimentale: recupero e riabilitazione
Degenza ospedaliera e riabilitazione dopo l’intervento risultano più rapide; l’operazione può essere eseguita in regime ambulatoriale con notevole risparmio sui costi.
Subito dopo l’intervento, il paziente dovrà cercare di muovere piedi e caviglie per favorire la circolazione. Permane in ospedale per 3 notti al massimo e, una volta risultato idoneo a seguire il percorso ‘fast track’, potrà iniziare la riabilitazione dopo poche ore dall’intervento chirurgico a domicilio oppure potrà proseguire il percorso riabilitativo in ospedale per altri 7-10 giorni.
Il dolore è decisamente minore rispetto alla sostituzione totale del ginocchio ed il recupero della funzionalità articolare è ancora più rapido.
Non si resta inabile neanche un giorno; dopo poche (un giorno al massimo), il paziente sarà in grado di fare i primi passi con le stampelle che potranno essere abbandonate dopo una settimana seppure, di regola, andrebbero usate per 2-4 settimane.
La terapia fisioterapica va seguita per alcune settimane con esercizi specifici, mirati a migliorare la funzionalità del ginocchio e con l’uso della macchina Kinetec (CPM).
Il paziente dovrà assumere antidolorifici per i 7-10 giorni successivi all’intervento (massimo 40 giorni), anticoagulanti orali per 35 giorni ed indosserà calze elastiche contenitive per 5 settimane.
Potrà riprendere le normali attività quotidiane dopo 2-5 settimane a seconda che si tratti di protesi ginocchio mini invasiva monocompartimentale o totale.
Una volta ristabilito del tutto, il paziente potrà camminare, giocale a golf, nuotare, andare in bici e praticare tutti gli sport a basso impatto (evitando assolutamente sport come calcio, basket, pallavolo, squash, sci alpino ed altri sport ad alto impatto).