Quadro Siero Proteico: Cosa è, Come funziona, a Cosa Serve?

Quadro Siero Proteico

Il Quadro Siero Proteico (QSP), tenicamente detto anche Elettroforesi delle Proteine (ETF), è un esame di laboratorio volto a misurare i livelli proteici presenti nel sangue.

Il medico curante può richiederlo quando prescrive i normali controlli di routine, o nel caso che in esami di laboratorio precedenti siano stati riscontrati valori anomali (ad esempio alti livelli di proteine nell’urina, o livelli bassi di globuli rossi o bianchi).

Viene anche richiesto se c’è sospetto di malattie autoimmuni, infezioni croniche o patologie epatiche. 

Le proteine prese in esame nel Quadro Siero Proteico sono l’albumina e le globuline del gruppo alfa-1, alfa-2, beta e gamma. 

In genere si deve digiunare nelle 10-12 ore precedenti all’esame. Sarà cura del medico avvertire il paziente dell’astenersi dall’assumere alcuni farmaci, come sulfamidici, cortisonici e salicilati (aspirina).

Se l’astensione non dovesse essere possibile, è buona norma comunicare al personale sanitario che effettuerà l’esame la terapia farmacologica che si sta seguendo.

Come viene eseguito il Quadro Siero Proteico?

L’esame consiste dapprima in un semplice prelievo di sangue venoso sul paziente.

Dal campione si ottiene poi il siero sanguigno tramite centrifugazione, un po’ come avviene per la plasmaferesi.

Nel QPS si usa il siero e non il plasma sanguigno perché nel secondo vengono aggiunti degli anticoagulanti, i quali possono andare ad interferire con i risultati dell’esame.

Il siero viene quindi sottoposto a un campo elettrico, che fa separare le proteine con velocità diverse a seconda della loro massa. L’elettroforesi perciò rivela la quantità e la qualità delle proteine ematiche.

Parametri proteici

L’albumina è la proteina normalmente presente in maggior numero nel sangue.

Essa è estremamente importante, in quanto regola la pressione oncotica, ovvero gli scambi idrici tra proteine presenti nel plasma e tessuti corporei. Inoltre trasporta attraverso il sangue ormoni, bilirubina e principi attivi farmaceutici.

Diminuisce in casi di alcolismo cronico, uso di contraccettivi orali, tumori, malnutrizione e patologie tiroidee.

Le alfa-1 globuline, di cui fa parte anche il noto colesterolo HDL (quello “buono”, che non ostruisce le arterie), aumentano in caso di patologie infiammatorie ed infettive oltre che in gravidanza, uso di contraccettivi orali, tumori e infarto.

Diminuiscono invece in sclerodermie, sindromi nefrosiche ed enfisema polmonare.

Le alfa-2 globuline sono proteine specializzate nel trasporto di vari elementi nel sangue (emoglobina, rame, ormoni e lipidi).

Il loro livello è particolarmente alto in persone con sindrome di Down e morbo di Hodgkin, oltre che in caso di infarto, neoplasie e sindrome nefrosica.

Sono basse invece nelle pancreatiti e nelle epatiti virali.

Anche le beta globuline sono adibite al trasporto di altre sostanze. Il loro valore alto è indice di gravidanza, cirrosi epatica o dislipoproteinemia, che dà rischio di patologie cardiovascolari.

Se sono basse, si può essere in presenza di enteropatie essudative o atrasferrinemia.
Infine, le gamma globuline, conosciute anche come immoglobuline o anticorpi, aumentano in modo policlonale (tutte in contemporanea) in caso di leucemia o malattie autoimmuni, ma anche in tossicodipendenza.

Aumentano invece in modo monoclonale (singolarmente) in quadri clinici di tubercolosi, ostiomieliti (infezioni ossee) o nel mieloma multiplo.

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