Sindrome Post Vacanza: Come Tornare al Lavoro?
Sindrome Post Vacanza: Come Tornare al Lavoro? La sindrome post vacanze, invariabilmente detta anche depressione o stress post vacanze, è quella malattia immaginaria – perché la comunità scientifica rinnega senza ogni dubbio l’esistenza patologica di una tale condizione – che ci assale alla fine delle vacanze estive.
I sintomi della sindrome post vacanze sono molteplici, e includono: umore triste, ansia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, apatia, fatica, insonnia, alterazione dell’appetito. Si tratta di un malessere psicologico dovuto, specificamente, al forzato riadattamento al tran tran di tutti giorni dopo un periodo di disconnessione, dunque non è una patologia vera e propria, ma talvolta può causare non poche complicazioni.
Sarà che la nostra vita, in quest’era frenetica, va facendosi sempre più stressante, sarà che, rispetto al passato, gli orari lavorativi, pur essendo maggiormente regolarizzati, sono più pesanti perché maggiormente concentrati e intensi, sarà pure che sempre più persone si ritrovano a fare un lavoro che odiano, in un ambiente magari spiacevole … messe insieme, queste premesse, fanno sì che scatti quella che, appunto, si definisce sindrome post vacanze.
Un ritorno rassegnato alla vita monotona di tutti i giorni non può che essere vissuto come una sconfitta, un sacrificio obbligato di cui faremmo volentieri a meno, specie se le vacanze sono state particolarmente piacevoli.
E se poi aggiungiamo la visione idealizzata che, specie noi italiani, abbiamo dell’estate, allora questa particolare sindrome non potrà che sembrare inevitabile. Tuttavia, vuoi o non vuoi, tornare a lavoro è necessario e obbligatorio, quindi come fare?
È chiaro che la sindrome post vacanze, in quanto condizione psicologica, colpisce ognuno in modo diverso, per cui una soluzione univoca non è possibile, d’altra parte però alcuni suggerimenti potrebbero alleggerire la pesantezza del ritorno a casa:
- Tornare con qualche giorno d’anticipo. Dicono che se si tira via di colpo il cerotto fa meno male, ma non sempre è vero: tornate a casa almeno un paio di giorni prima della fine delle vacanze, in questo modo avrete tempo per riabituarvi alla vostra routine.
- Concentrarsi sui lati positivi. La teoria della relatività di Einstein non è applicabile soltanto alla scienza, e sappiamo bene che il nostro benessere parte, prima di tutto, dalle nostre percezioni: pensare positivo per sentirsi meglio.
- Adattare le abitudini del sonno. Il jet leg non infierisce solo su chi vola lontano, anche se avete passato le vostre vacanze al mare dietro casa la percezione del tempo sarà diversa, perciò è necessario regolarizzare il sonno, allo scopo di avere sempre sette ore di riposo a notte, per non tornare a lavoro stanchi e incapaci di concentrarsi.
- No alla sedentarietà. Che abbiate passato un’estate attiva o meno non importa, ciò che conta è non rifugiarsi fra le grinfie di divano e letto per tutta la stagione fredda.
La sindrome post vacanze non è una patologia effettiva, come dicevamo, tuttavia può avere riscontri anche pesanti, quali depressione e ansia, per cui sarebbe bene, nel caso i sintomi persistano, rivolgersi ad un medico.