Tumore al Seno: Neoplasia Cura e Prevenzione
Tumore al Seno: Neoplasia Cura e Prevenzione – Il tumore della mammella è una neoplasia piuttosto frequente nelle donne di qualsiasi età, che sebbene sia considerata una malattia maligna, può essere trattata e curata efficacemente. Tuttavia, c’è da specificare che il cancro al seno, può essere efficacemente curato, se viene preso in tempo.
Per riuscire a prendere in tempo questa malattia, però, bisogna prestare molta attenzione ad alcuni dei campanelli d’allarme, ossia sintomi che potrebbero farci insospettire.
Come tutti gli altri tipi di tumore, anche per quello al seno è importante la prevenzione. Controllare periodicamente la propria salute, dunque, è importante per prevenire il cancro al seno. Ma bisogna prestare attenzione anche ad altri fattori, come il proprio stile di vita e la propria alimentazione, che devono essere sempre sani ed equilibrati.
Ovviamente, non è detto che se anche se si conduce uno stile di vita sano e regolare, non si avrà mai il cancro al seno. Infatti, il rischio di ammalarsi di questa grave patologia, può essere dovuto anche al patrimonio genetico di una donna.
È importante riuscire a identificare i primi segni di un eventuale tumore al seno. In questo modo, infatti, è possibile identificare in tempo il problema e trattarlo con efficacia.
Cause tumore al seno
Indice dei Contenuti
Molteplici sono i fattori di rischio della comparsa del tumore al seno, anche se ancora oggi non è chiara la causa scatenante di questa patologia.
Tuttavia, si ritiene che il tumore al seno possa essere scatenato da diversi fattori, come l’età. Infatti, si ritiene che circa il 60% dei tumori si manifesti dopo i 60 anni d’età.
Uno dei fattori, è sicuramente la famigliarità. Infatti, è possibile che le donne con parenti di primo grado, colpiti da tumore al seno, possano avere un rischio maggiore di soffrire di questa patologia.
Un altro fattore di rischio, può essere attribuito all’ereditarietà. Si stima che circa il 10% delle donne con tumore al seno ha ereditato una mutazione genetica.
Persino gli ormoni sono uno dei fattori che influenza il rischio di soffrire di tumore al seno. Si ritiene che un prolungato periodo di esposizione ad ormoni femminili, sia una delle maggiori cause di soffrire di tumore mammario. In questo caso, i fattori di rischio sono rappresentati dalla comparsa delle mestruazioni in età precoce, ma anche le gravidanze indesiderate, la menopausa in tarda età e persino la prima gravidanza in tarda età.
Tra i fattori legati agli ormoni, abbiamo anche l’assunzione della pillola anticoncezionale e le terapie ormonali sostitutive durante la menopausa.
Uno dei fattori di rischio di tumore alla mammella, è rappresentato anche dal fumo dal consumo di alcool e persino da determinati fattori ambientali. Persino i fattori dietetici, incidono sul maggior rischio di ammalarsi di tumore al seno. Infatti, condizioni come l’obesità, in cui vi è un aumento di ormoni femminili, estrogeni, favorisce l’insorgenza del tumore al seno.
Sintomi tumore al seno
Generalmente, il tumore alla mammella si manifesta con la comparsa di noduli percepibili esternamente, che si localizzano maggiormente sul quadrante supero-esterno della mammella. Ma si può manifestare anche intorno al capezzolo. Nello stadio iniziale, però, il tumore al seno non dà alcun sintomo, tuttavia, non è semplice identificarlo con tempo.
Nelle fasi successive, invece, è possibile notare la comparsa di un nodulo nella mammella. In questo caso la pelle sopra il nodulo si presenta con l’aspetto a buccia d’arancia, proprio perché il tumore maligno aderisce alla cute.
Un altro sintomo di questa tipologia di tumore, è rappresentata anche dalla presenza di linfonodi ascellari, che si manifestano dal lato in cui è presente il tumore. In questo caso, dunque, i linfonodi diventano duri e sono palpabili, tuttavia, non provocano dolore.
Per identificare il tumore al seno, inoltre, bisogna prestare attenzione a determinati rigonfiamenti. Generalmente, quando il seno è più gonfio non a causa del ciclo mestruale, allora vuol dire che potrebbe trattarsi di tumore, sempre se escluse terapie con pillola anticoncezionale e altri farmaci a base di ormoni femminili.
Un altro sintomo che può farci sospettare un tumore al seno, viene rappresentato dalle secrezioni del capezzolo. Infatti, in casi del genere dal capezzolo potrebbe uscire del sangue oppure del materiale anomalo. Per tal motivo bisogna contattare il medico il prima possibile.
Inoltre, se noti che il capezzolo è piegato su sé stesso, allora potersi avere un tumore al seno. Persino cambiamenti nella dimensione e nella forma, potrebbero rappresentare un campanello d’allarme.
Tra i vari sintomi anche il dolore al seno potrebbe essere un sintomo da non sottovalutare, specialmente se il dolore si avverte lontano dall’ovulazione.
Terapie e Cure
Nel caso del tumore al seno, la terapia più efficace è proprio l’asportazione della massa tumorale tramite intervento chirurgico. A seconda della gravità e dell’estensione della massa tumorale, bisogna eseguire differenti tipologie di intervento:
- quadrantectomia: asportazione di un quadrante mammario;
- resezione mammaria ampia: prevede l’asportazione del tumore con la parte del tessuto sano che circonda la massa tumorale;
- mastectomia sottocutanea: facciamo riferimento all’asportazione della intera ghiandola mammaria, areola compresa, ma senza la cute soprastante;
- mastectomia totale: prevede la rimozione dell’intera mammella. Inoltre, si tratta di un intervento chirurgico che può prevedere persino l’asportazione dei linfonodi delle ascelle e anche dei muscoli pettorali.
Tuttavia, l’asportazione dei linfonodi delle ascelle, potrebbero comportare gravi complicanze, come linfedema o linfangite. Dunque, per ridurre al minimo il rischio di esporre la paziente a conseguenze di questo tipo, bisogna valutare il linfonodo. Se si tratta di un linfonodo sentinella, allora, i linfonodi ascellari sono positivi, quindi, bisogna asportarli. Contrariamente, non vi è la loro rimozione.
Dopo l’intervento chirurgico per l’asportazione della massa tumorale, vi è una valida caratterizzazione delle cellule tumorali, per poter proporre la miglior terapia alla paziente, in modo da ridurre al minimo la possibilità di metastasi. Quindi, si andrà a procedere con:
- chemioterapia, se effettuata prima dell’operazione chirurgica permette di ridurre le dimensioni della massa tumorale;
- radioterapia, consiste nell’esposizione a radiazioni che servono per sterilizzare i focali neoplastici prima dell’intervento di chirurgia;
- endocrinoterapia, prevede la somministrazione di determinati farmaci per trattare le cellule tumorali.
Prevenzione tumore al seno
Come ti dicevo poco prima, per prevenire il tumore al seno, bisogna prestare attenzione ad alcuni sintomi e campanelli d’allarme. Solo in questo modo è possibile identificare la problematica e trattarla nel miglior modo. Attraverso alcuni piccoli accorgimenti, dunque, è possibile prevenire questo tumore. Per prevenire il tumore alla mammella, quindi, è opportuna l’autopalpazione, ma anche controllare la pelle del seno e fare dei controlli periodici.
Autopalpazione
In seguito a ogni ciclo mestruale, è opportuno controllarsi il seno. Per fare l’autopalpazione, dunque, devi alzare il braccio e palpare con delicatezza il seno nudo. Procedi con le dita verso il basso intorno a tutta l’area. L’autopalpazione è necessaria per capire se sotto la pelle sono presenti dei noduli o rigonfiamenti.
Controlla la pelle della mammella
Se hai notato la presenza di noduli o rigonfiamenti su uno dei due seni, allora è opportuno lo screening visivo del seno, che va a controllare la presenza di eventuali variazioni. Nel caso di tumore alla mammella, infatti, è possibile che la pelle del seno appia più raggrinzita, arrossata e ispessita. Non sottovalutare questo aspetto.
Controllo dei Capezzoli
Anche il controllo dei capezzoli è un ottimo metodo per capire se si è affette da tumore al seno. In questo caso, la pelle del capezzolo presenta cambiamenti improvvisi. Nel caso di tumore al seno, infatti, il capezzolo è dolorante e arrossato, ma si ispessisce anche e presenta perdite anomale.
Mammografia
Se si notano dei sintomi sospetti è opportuno il consulto medico. In questo caso, infatti, il medico procederà con la prescrizione di alcuni esami, come la mammografia, per capire in che punto è situato il tumore e lo stadio.